La luna piena rosa è appena passata. Ci troviamo già in luna calante. La marea si è abbassata, e a terra sulla sabbia ancora molle e bagnata ritroviamo dei detriti, emersi col riflusso.
Ecco i miei. Ciò che ho trovato io, oggi.


Riassumendo: 1. Ogni sentiero è giusto purché abbia un cuore. 2. E tutto ciò che fate, fatelo con amore.
Su tanti siti e gruppi di fiamme si danno consigli. Tanti, troppi direi. Sono utili a tanti di noi. Abbiamo bisogno di conforto e di supporto, sicuramente, ma non di scelte prese per noi. E nemmeno di giudizi. Ad esempio, per molti “guru fiammici” se una donna si riscopre fiamma ed è già in una relazione deve lasciare il compagno perché se rimane con lui non fa altro che ingannarlo, perché deve stare da sola per imparare ad essere indipendente.
Il percorso di Fiamma è innanzitutto un percorso che ci porta ad andare aldilà della separazione, anche aldilà dei concetti di bene e male, giusto e sbagliato. Tutto è giusto qui e ora. Che significa provare a capire da un punto di vista più elevato il perché di quella situazione. In questo caso troncare la relazione con mio marito se non ho ancora appreso la lezione che dovevo apprendere con lui non mi porterà avanti di un solo passo nel cammino. Riceverò più in là, di nuovo, la stessa lezione da studiare e “risolvere”. Siamo anime incarnate che prima di scendere su questo piano hanno “firmato” dei piani divini, che ora vanno decifrati.
Cosa ne sa dall’esterno una persona su cosa è giusto per un’altra? O ancora meglio in questo caso su cosa è giusto per un’anima, che è venuta in questa terra per imparare, per esperire e sperimentare? Come si può pensare di essere in grado di poter decidere per un altro? Di avere una risposta univoca per loro? Si tratta solo di un’opinione, la loro opinione e del loro sentire, della loro anima, che ha un altro vissuto, un diverso bagaglio da sciogliere. Un parere dovrebbe essere presentato come tale, e non come: se tu continui così, non permetti il colà. In base a quale principio? Un principio umano… soggettivo… Per la loro anima è giusto così, ma magari non lo è per l’altra anima, che è venuta qui per vivere altre situazioni anche sbagliate, dal punto di vista etico umano (sociale, occidentale?!). Bisognerebbe andare oltre.
Non smetterò mai di dirlo: il cammino di fiamma è un percorso spirituale di riconnessione a sé stessi, prima di tutto. Questo non significa che bisogna essere eremiti altrimenti non si cresce spiritualmente. Che bisogna stare da soli ed essere single perché altrimenti veniamo distratti. Può essere così per qualcuno, ma non per tutti. Ciascun anima ha scelto le proprie sfide per crescere. E solo la propria anima sa quali sono. Non c’è bisogno di chiedere aiuto all’esterno, tutti noi possiamo entrare in contatto con la parte più profonda di noi stessi, il sé superiore, e arrivare a toccare la nostra scintilla divina. Troveremo così la luce che ci permetterà di capire e di comprendere il nostro sentiero, la nostra missione.
Una volta connessi al divino (che è in noi) entriamo in contatto con l’Amore. Solo allora l’Uomo, l’anima incarnata riesce a trascendere e a ritrovare il divino nella “banalità” quotidiana. Così si potrà capire che ad esempio la propria sfida sarà ad esempio aprire il cuore in un rapporto in cui l’amore è spento. Provare compassione, ritrovando uno spazio di rispetto vero e profondo verso l’altro. Armonizzare posizioni divergenti. Aiutare l’altro con le sue lezioni, incarnando il “cattivo” di turno. O più in generale imparare che l’amore non ha limiti e barriere, che amore è dare, che l’amore incondizionato non è solo per la fiamma o per sé stessi.
Perché l’amore incondizionato è essere, incarnare la luce e la pace divina, che sono infinite. E se qualcuno dice che una persona sbaglia a rimanere in un rapporto, che sta tradendo l’altro, sta giudicando. Tout court. Sta rientrando nella dimensione della separazione. Dio non giudica. Smettiamo di dividere. Ritroviamo L’Unità, per favore. È solo nella connessione con l’Uno che si trova la strada verso “la propria salvezza”. Abbiamo tutte le risposte già in noi. Dobbiamo solo accendere l’interruttore, che finalmente ci permetterà di riuscire a provare amore in ogni cosa che facciamo.